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I luoghi del mito

NAUPLIA - Ναυπλία

posta nell'Argolide, (Argolís), nomo del Peloponneso nordorientale. Gli Achei vi si insediarono nel 1600 a.C., tra il 1.400 e il 1.200 conobbe un particolare sviluppo, grazie all'influenza di Creta. In seguito alla guerra di Troia (III-II sec. a.C.) e all'invasione dorica, il territorio fu frazionato in varie città rivali, tra le quali Argo predominò tra il VII e il VI sec. Con l'arrivo dei Bizantini la sua importanza rifiorì e nel XIII secolo venne conquistata dai crociati guidati da Ottone de la Roche che ne fece un proprio possedimento. Nel 1388 passò ai Veneziani e due secoli dopo cadde sotto la dominazione turca. Alla fine del 1822 fu conquistata dai patrioti greci che la nominarono capitale della

Grecia indipendente. Nel 1833, nella città, i vescovi greci proclamarono l'indipendenza della loro chiesa dal patriarcato di Costantinopoli. I resti archeologici testimoniano che il luogo era abitato anche in epoca preistorica. Del periodo miceneo rimangono alcuni blocchi delle mura antiche, in seguito inglobate nelle fortificazioni medievali. Sono state scoperte varie camere sepolcrali scavate nella roccia. Nel Museo cittadino sono conservati reperti datati per la maggior parte dal XV secolo a.C. all’epoca ellenistica e micenea,  buona parte dei reperti ceramici sono conservati presso il Museo nazionale di Atene.

Nauplio,  figlio di Posidone e della danaide Amimone. Valente navigatore, gli si attribuiva la fondazione di Nauplia. Un Nauplio re dell'Eubea, padre di Palamede, per vendicare l'uccisione del figlio da parte di Ulisse, suscitò discordie fra le famiglie dei principi greci; poi, al ritorno di questi dall'assedio di Troia, attirò le loro navi, per mezzo di fuochi ingannatori, tra gli scogli della sua isola per farle naufragare e, quando seppe che Ulisse si era salvato, si uccise. Come si può notare Nauplia conserva entrambi i miti il primo col nome della città, il secondo col nome della collina che sovrasta Nauplia, il Palamidi.

Quello che segue è un mito molto divertente; a Nauplia si narrava di un asino che aveva mangiato un tralcio di vite rendendone, d’allora in poi, più abbondante il frutto, i Nauplei poiché esso gli aveva insegnato a potare le viti, resero onore all'asino scolpendo la sua immagine in una roccia. Il porto di Nauplia offre un notevole sbocco commerciale per i prodotti agricoli (uva, tabacco, olio) provenienti dalla piana di Argo.

Pur non essendo molto grande, il porto è noto fin dall'antichità, ed Euripide lo cita in diverse opere quali: Elettra 

..."A tua madre daranno sepoltura Menelao, che solo ora, da quando prese Troia, è approdato a Nauplia, ed Elena, che lasciando l'Egitto, ritorna dalle case di Proteo. Essa tra i Frigi non andò mai. A Troia, per suscitare discordia e strage fra gli uomini, Zeus mandò non Elena, ma un'ombra"...

Nell'Elena
...Con la spada in pugno, Menelao si lancia verso prua, e, ritto per il sacrificio, non pronunzia il nome di alcun morto, ma sul punto di sgozzare la bestia prega: "Posidone, signore degli oceani, e voi caste figlie di Nereo, concedeteci di raggiungere Nauplia, fateci uscire salvi me e mia moglie da questo paese."...

Nell'Ifigenia in Tauride
IFIGENIA
Straniero, non profanare la sacerdotessa della dea, non toccare colle tue mani i sacri pepli.
ORESTE
Sorella mia, nata come me da Agamennone, non mi respingere: sono io il fratello che credevi di avere perduto per sempre.
IFIGENIA
Tu, mio fratello? Frena la lingua: Argo e Nauplia risuonano del suo nome.
ORESTE
Ti sbagli purtroppo. Tuo fratello non è là
.

E per finire nell'Oreste
 ...Menelao è qui, di ritorno da Troia: ha riempito con le sue navi il porto di Nauplia, ha ormeggiato vicino alla costa... 
...È qui Menelao, il fratello di tuo padre. Le sue navi sono ancorate a Nauplia...
...«Menelao, tuo fratello giace morto: è caduto durante i lavacri preparati per lui da sua moglie». Le sue parole provocarono un gran pianto in me e nei miei marinai. Giunsi poi a Nauplia, mentre Elena si preparava a partire per Argo, e pensavo di poter abbracciare, sani e salvi, Oreste, il figlio di Agamennone, e sua madre...

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Nauplia, panorama della città vecchia
panorama della città vecchia

La roccaforte denominata Palamidi
La roccaforte denominata Palamidi

Nauplia, panorama della città nuova.
panorama della città nuova.

Nauplia, la roccaforte marina di Bourtzi
la roccaforte marina di Bourtzi

Nauplia, la roccaforte marina di Bourtzi veduta notturna.
la roccaforte marina di Bourtzi veduta notturna.

Una bellissima Callystemon.
Una bellissima Callystemon

Nauplia, Leone dei Bavaresi (scolpito nella roccia).
Leone dei Bavaresi (scolpito nella roccia).

Nauplia, Piazza Sintagma, in fondo il Museo archeologico
Piazza Sintagma, in fondo il Museo archeologico

Un particolare della piazza Sintagma.
Un particolare della piazza Sintagma.

Vista di una chiesetta alle pendici del Palamidi.
Vista di una chiesetta alle pendici del Palamidi.

Veduta delle mura del Palamidi.
Veduta delle mura del Palamidi.

Nauplia, Panoramica
Panoramica

Ho conquistato il Palamidi.
 

Ho conquistato il Palamidi.

Una delle tante piazzette interne del Palamidi.
 

Una delle tante piazzette interne del Palamidi.

Il Palamidi di notte

Panorama notturno