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I luoghi del mito

SELINUNTE o Selinus

Diverse le città che ebbero questo nome, fra le quali Selinunte in Cilicia. Noi in questa pagina ci occuperemo della Selinunte di Sicilia. Situata sulla costa sudoccidentale, allo sbocco del fiume Selinunte (ora Madione), vicino al moderno villaggio di Marinella (Trapani). La città fu fondata verso il 628 a.C. da un gruppo di dori provenienti dall'antica città siciliana di Megara Iblea, vicino a Siracusa. Divenuta rapidamente una prospera e potente città fondò a sua volta Eraclea Minoa. Dall'inizio del VI secolo a.C. i selinuntini ingaggiarono continue guerre con la potente vicina, Segesta, la città degli elimi. Nel V secolo Selinunte e Siracusa strinsero un'alleanza militare e la richiesta d'aiuto ad Atene da parte della popolazione di Segesta, attaccata da Selinunte, fu la ragione principale della disastrosa spedizione ateniese in Sicilia nel 415 a.C. Nel 409 a.C., durante l'invasione cartaginese dell'isola, Selinunte, che era una delle città più grandi, popolose e prospere della Sicilia, fu conquistata e distrutta. Venne ricostruita, ma non ritrovò più la prosperità di un tempo e verso il 250 a.C., durante la prima guerra punica (264-241 a.C.) , fu nuovamente distrutta dai cartaginesi e i suoi abitanti vennero trasferiti nella vicina città di Lilibeo (l'odierna Marsala).

La città occupava un altopiano, terminante sulla costa con un promontorio, l'acropoli, ai cui piedi vi erano due porti. Il suo piano urbanistico, che risale al VI secolo a.C., è uno dei più antichi esempi di impianto regolare organizzato su assi ortogonali. A est e a ovest dell'abitato si ergevano due colline, occupate da importanti zone di santuari. Le vaste necropoli si estendevano intorno alla città.

Le rovine sono grandiose e suggestive. Si conservano le mura dell'acropoli e gli imponenti resti di alcuni templi – tre sull'acropoli (denominati A, C e D) e tre a oriente della città (E, F e G), superbi esempi dell'architettura dorica siciliana – dei quali non si conoscono le divinità a cui erano consacrati. Il colossale tempio E, forse dedicato ad Apollo o a Zeus, era uno dei più grandi templi greci conosciuti, lungo circa 113 metri, largo 54 e con colonne di 16 metri; iniziato intorno al 530 a.C., rimase incompiuto.


Selinunte, tempio E forse dedicato ad Era, sorge parallelamente al tempio F. Periptero esastilo di m. 70,18X27,65. È classificato come uno dei migliori esempi di architettura dorica in Sicilia.


Selinunte, particolare del tempio E.


Il Tempio G, Periptero octastilo, cella tripartita con adito, pronao prostilo e opistodomo in antis. Si suppone sia stato dedicato a Zeus, completamente in rovina, era uno dei più grandi dell'antichità: costruito in più fasi, subì un continuo processo di modificazione, a seguito del quale la facciata est ebbe caratteri più arcaici rispetto a quella ovest, eseguita in età classica. 
Venne ricostruita una delle colonne, che si erge sola sulle rovine, denominata "fuso della vecchia"..


Selinunte, tempio E. Guardalo con Google


Selinunte, una delle strade che conducevano al tempio.


Selinunte, da notare il diametro delle colonne!


Selinunte, panoramica dei templi F e G


Selinunte, panoramica dell'acropoli e delle mura. 


Selinunte, panoranica dell'acropoli con in fondo la veduta del tempio A (in prossimità del tempio O).


Selinunte, panoramica dall'acropoli verso il mare


 Selinunte, altra panoramica dell'acropoli con in fondo la veduta del tempio A

Guarda l'Acropoli con Google maps.