Indice alfabetico

Testo

Età del rame

Terza a questa seguì l'età del rame: d'indole
più crudele e più proclive all'orrore delle armi,
ma non scellerata. L'ultima fu quella ingrata del ferro.
E subito, in quest'epoca di natura peggiore, irruppe
ogni empietà; si persero lealtà, sincerità e pudore,
e al posto loro prevalsero frodi e inganni,
insidie, violenza e smania infame di possedere.
Senza conoscerli bene, il marinaio diede le vele
ai venti, e le carene, che un tempo stavano in cima ai monti,
si misero a battere flutti sconosciuti.
Sulla terra, comune a tutti prima, come la luce del sole
o l'aria, il contadino tracciò con cura lunghi confini.
E non si pretese solo che questa, nella sua ricchezza,
desse messi e alimenti, ma si penetrò nelle sue viscere
a scavare i tesori che nasconde vicino alle ombre
dello Stige e che sono stimolo ai delitti.