Testo

I luoghi del mito

EREO ARGIVO - Ἡραῖον Ἀργεῖος

L'Ereo è vicinissimo a Micene, Argo, Midea e Dendra (dove prevalentemente si rimane fuori), posto ai piedi del monte Eubea (da non confondere coll'omonima isola greca), nella zona definita Prosimna. (guardalo con Google maps)

In prossimità vi scorrevano due fiumi: l' Eleuterio, delle cui acque le sacerdotesse di Era si servivano per le purificazioni e i riti segreti (legati al bagno rigeneratore di Era, vedi Aghia Monì), e il fiume Asterione, che fu padre di Eubea, Prosimna e Acrea.

Le tre ninfe furono nutrici di Era e diedero il nome ai luoghi circostanti.

Il santuario si sviluppa su 3 terrazzi artificiali.

Il terrazzo superiore è sostenuto da un muro di contenimento probabilmente di tardo periodo geometrico. Il piano lastricato era occupato dal Vecchio Tempio e da un altare.

Nel terrazzo di mezzo sorgeva il Il Tempio Nuovo, costruito negli ultimi anni del V sec a.C.; la sua cella conteneva una meravigliosa statua crisoelefantina della Dea, opera di Policleto.
Altre strutture localizzate su questo terrazzo furono i primi esempi di edifici con peristilio che poteva servire anche da sala per banchetti.

Sul terrazzo più basso c'è una stoà ed un gradone arcaico che funge da muro di contenimento. A ovest si trovano i bagni romani e la palestra.

L'Ereo più antico aveva le colonne di legno e fu distrutto nel 423 a.C. Del tempio più recente, progettato, secondo Pausania (2, 17, 3), da Eupolemo di Argo, non rimangono che i contorni e le fondamenta (visibili nelle nostre foto).

Il santuario crebbe e si espanse durante il periodo Arcaico e il periodo Classico. La maggior parte dei resti (con l'eccezione dei bagni romani e palestra) è databile dal VII al V secolo a.C. Il santuario continuò ad avere importanza anche nel periodo romano. Le scoperte più antiche nell'area di culto risalgono al periodo Geometrico.

Curiosità del mito:

Nell'interno del tempio si mostrava, come preda di guerra, lo scudo del dardano Euforbo (ucciso in battaglia da Menelao). Si dice che Pitagora (promotore della teoria della metempsicosi) affermava di esserne una reincarnazione, e fu appunto riconoscendo quello scudo che si ricordò della sua vita passata.

La tradizione afferma che Agamennone fu eletto all'Ereo comandante supremo dell'esercito acheo nella guerra di Troia.

Osservazioni personali

È stata una gradevole sorpresa visitare questo sito praticamente poco pubblicizzato (pochissime le indicazioni stradali).

Il Santuario, ad accesso gratuito, è a mio avviso molto più bello di siti molto pubblicizzati; ad esempio Tirinto, al di fuori delle mura visionabili da grande distanza, non offre granché ed ha un accesso relativamente costoso.

Per quanto riguarda l'Ereo, l'unico inconveniente, se così si può dire, è l'assenza di cartelli che indicano cosa si sta ammirando. A quanto pare il Ministero Greco della Cultura non è interessato ai luoghi che non portano guadagno, ne consegue che gli stessi vengono lasciati in uno stato di degrado quasi totale, se non fosse per il taglio saltuario delle erbacce.

 

All'ingresso

All'ingresso

Panoramica

Panoramica

Stoà.

Stoà, altra veduta

Altra veduta della Stoà

Sempre la Stoà

Panoramica verso Micene

Tempio nuovo.

Corte con peristilio

Ancora corte con peristilio

Una colonna della Corte con peristilio (visibili le mura di contenimento).

Altra vista della Corte (visibili le mura di contenimento).

Scala di connessione dei terrazzi

Il Tempio Nuovo

vista dall'alto della Corte

altra vista dall'alto della Corte

Base del vecchio tempio

Panoramica con vista parziale del tempio nuovo

altra vista della base del tempio vecchio

Veduta del Tempio Nuovo e Corte con Peristilio